Pulizia della lingua:
Non appena svegli si consiglia di rimanere a letto per qualche istante per prendere coscienza di come ci si sente, quindi adottare un atteggiamento di gratitudine e calma.
Una volta usciti dal letto possiamo iniziare a espletare le funzioni corporali.
Molti di noi, come prima cosa al risveglio, hanno l’abitudine di bere o mangiare qualcosa. Se osserviamo bene, notiamo che durante la notte una certa quantità di tossine (ama) si deposita sulla superficie della lingua e, in generale, nel cavo orale. È importante, quindi, che queste tossine non vengano spinte nello stomaco, piuttosto eliminate. La pulizia della lingua, con un apposito raschietto (nettalingua), aiuta a rimuovere la patina ed è una pratica altamente consigliata, anche perché aiuta a eliminare il muco in eccesso (soprattutto se, in aggiunta, si riesce a provocarsi dei piccoli conati di vomito) e ad alleggerire Kapha.
Una piccola curiosità sui nettalingua sta nel metallo di cui possono esser fatti. Per delle costituzioni Vata sarebbe indicato l’oro che, grazie alla sua azione scaldante, serve a pacificare la tendenza “fredda” del dosha. Di contro, il valore rinfrescante dell’argento (metallo caro alla luna) aiuta Pitta, e infine la capacità pulente del rame è ideale per il dosa Kapha.
Terminata l’azione di pulizia della lingua sciacquiamo la bocca.